“Il cielo ha una porta sola”

In una canzone, Biagio Antonacci canta che Il cielo ha una porta sola e poi conclude con Aprila!

Ebbene, credo che abbia proprio ragione, in fondo Gesù l’aveva già detto ai suoi discepoli: “la porta stretta e angusta conduce alla vita e pochi la trovano, quella larga e spaziosa conduce alla perdizione e molti sono quelli che vi entrano” (cfr. Mt 7, 12-14).
Quante tentazioni, infatti, esistono. Tutte promettono la felicità, il benessere, la gioia… sono veramente tante le finte porte che vogliono convincerci di essere dirette al “paradiso”. Ma al di la di quelle belle porte c’è solo disperazione, noia e menzogna! Magari danno una gioia passeggera, ma poi? Cosa ne resta? Cosa dura nel tempo?
La porta che conduce alla vera felicità, invece, è scomoda, brutta, magari anche sgangherata e apparentemente poco affidabile dato l’esterno per niente convincente. Ma è proprio dietro quella porta che si trova la vera felicità, è proprio lì dietro che si trova la gioia che non finisce subito, è da quella porta che si arriva al Paradiso. Quella porta si chiama Gesù e l’unico modo per attraversarla è impegnarsi a vivere come suggerisce lui!
Il cielo ha una porta sola: devo solo scegliere di aprirla per scoprire la bellezza di ciò che nasconde!
So ascoltare l’insegnamento di Gesù? Mi fido di lui? 
So vivere con pazienza e fede le prove della vita, o mi scoraggio subito e cerco porte alternative?
So fare discernimento sulle situazioni della vita? Uso la fede per non cedere alle tentazioni?
Preferisco le cose facili e belle, o quelle apparentemente brutte e scomode?