Tutti pecore e tutti pastori

Il Vangelo del sacratissimo cuore di oggi, non riguarda solamente il cuore dei preti, ma indica un atteggiamento che deve accomunare tutti i fedeli in Gesù. Nella parabola della pecorella smarrita Gesù chiede “chi, avendo 100 pecore se ne perde una, non lascia le 99 per andare a cercare quella che ha perso?”.
Questa domanda è rivolta sicuramente ai preti che hanno il dovere di andare a cercare quelle persone che si sono allontanate dalla fede, dall’ambiente di preghiera… Ma è anche un dovere di ogni cristiano: prendersi cura della pecora che si è persa, del vicino di casa che non crede o crede a modo suo, del ragazzo che preferisce altre distrazioni ai valori cristiani, di chi crede di essere libero solo se fa di testa sua giocandosi la propria vita… 

Ma a ben vedere, la parabola sembra che dica ai fedeli che devono prendersi cura dei propri preti! Infatti, se agli occhi di Dio tutti facciamo parte del suo gregge, anche il patore è ancora una pecora. 

Quanti preti sbagliano, si perdono e non vengono capiti, non vengono aiutati, non vengono cercati dai suoi fedeli per i quali magari quel pastore sta facendo tanto! E se sta facendo male, dove sono quei fedeli che lo incoraggiano, o lo esortano umilmente a correggersi e a tornare nel gregge di Dio? Dove sono quei fedeli che sappiano stare attenti a colui che ogni giorno (nel bene o nel male) dona Dio attraverso l’eucarestia?

Io dove sono? Cosa faccio?