A scuola di fascino con Gesù…

Il tenero sguardo di Gesù, la sua umile richiesta di seguirlo e la promessa di essere affascinante (cf. Mt 4, 12-24). Così Gesù ha conquistato i primi 4 discepoli, e poi gli altri 8. Tutti hanno risposto allo stesso modo: “subito lasciarono tutto e lo seguirono”.

Se oggi Gesù venisse e cercasse di guardarci fallirebbe all’istante, presi come siamo dai nostri dispositivi elettronici (sia per lavoro che per svago). Una cosa è certa: Gesù cerca di entrare nel nostro cuore dalla finestra dei nostri occhi, come l’innamorato riconosce la sua amata fuori dalla finestra e le corre incontro aprendole il cuore. 

Tuttavia, chi riuscisse a fare questo con Gesù otterrebbe solo una reazione: attaccarsi a lui e non staccarsi più. Oggi Gesù cerca di camminare per le strade di questo mondo, ma non lo riusciamo a riconoscere, a guardare, ad ascoltare. Tutto ciò che è fede ci sembra una perdita di tempo, qualcosa di fanatico, da vecchie bigotte… eppure la fede manda avanti il mondo: come faccio a vivere se non mi fido di nessuno?

Gesù passa, guarda, chiama. Il suo sguardo d’amore innamora i pescatori attirandoli al punto tale che essi non possono dirgli di no e iniziano a seguirlo interrompendo ogni loro fatica. A catena, poi, si contagiano perché chi segue Gesù trasmette quella gioia e quella serenità che tutti cerchiamo.

Quell’amore passa dagli occhi e diventa voce che si traduce in un nome che mi tira fuori dall’anonimato, mi fa sentire unico, cercato, amato. È come se Gesù dicesse: “dico a te, voglio proprio a te, non altri!” L’unicità del rapporto col Signore si realizza nella misura in cui saprò dedicargli un po’ del mio tempo, dei miei occhi che lo cerchino tra le persone, del mio cuore inquieto che vuole riempirsi di cose autentiche…

“Vi farò pescatori di uomini”, dice. Non dice solo pescatori, ma aggiunge di uomini! Il pescatore, infatti, non pesca perché ama i pesci, altrimenti li lascerebbe vivere, ma per mangiarli, quindi deve ucciderli. Gesù, invece, vuole farci pescare uomini per tirarli fuori dalla loro tristezza, insoddisfazione, solitudine… e dar loro vita attraverso il messaggio di speranza: Dio ti vuole bene e conosce il tuo nome!

Il vero pescatore di uomini profuma di Gesù: lo imita nei modi di agire e di parlare. Il pescatore di uomini non attira perché sa parlare bene o sa fare discorsi che hanno risposta a tutte le domande, ma affascina perché il suo modo di vivere è diverso dal resto del mondo, è autentico, è sereno, è amabile. 

Gesù è fashion: detta la moda (controcorrente) per farci uscire dalla massa qualunquista che ci uniforma e ci butta nell’anonimato. E non toglie nulla! Se imparassimo a fare come lui, anche noi potremmo essere fashion, perché il suo fascino si adatta ai caratteri e alla diverse vite di ciascuno e ci rende unici nel nostro genere, ma uguali spiritualmente. 

Chi è veramente cristiano (non solo nei registri di Battesimo!) si vede, perché è attraente!

  • Come mi sento guardato da Dio? Con sguardo di giudizio o di amore?
  • Come guardo Dio? Con sguardo distaccato o di interesse?
  • Come guardo gli altri? Con occhi assassini o di amore?
  • In cosa potrei impegnarmi per farmi cercare dallo sguardo di Gesù?
  • Mi sono mai chiesto a che vocazione il Signore mi chiama?
  • Se l’ho sentita, ho mai opposto resistenza alla chiamata?

d. Domenico