Basta una briciola di fede



Ma cosa chiediamo al Signore? Eppure siamo credenti! La donna cananea (Mt 15,21-28), ovvero pagana, riesce ad ottenere l’esaudimento della sua preghiera. Forse perché ha capito come rivolgersi a Gesù. Anzitutto lo chiama per ben tre volte “Signore” e poi  insiste tanto da dimostrare la sua grande fede. Ciò che colpisce di più, infine, è la sua risposta.

Anzitutto Gesù va in terra pagana e questa donna lo importuna riconoscendo la sua signoria e addirittura prostrandosi! Gesù spiega che Lui è venuto per coloro che hanno fede, non per coloro che sono lontani da Dio (chiamandoli perfino cani!). Poi aggiunge che il pane (ovvero Lui stesso, Cristo pane di vita, la salvezza) non è per i cagnolini (cioè coloro che non credono), ma per chi crede. 

La donna, nella sua semplicità, fa notare che spesso chi crede pretende tanto da Dio e si attende che Dio lo ricompensi con una grande porzione di pane, lei (che sarebbe il cane in questione), invece, si accontenta anche delle briciole: non le importa che il Signore le dia tutto quello che lei chiede (perché riconosce che magari non se lo merita), ma le basta anche solo una briciola di quello che Gesù vorrà darle. 

Gesù si meraviglia di chi sa ancora credere, si stupisce per la fede di quella donna che lo sa accogliere più degli israeliti (dei credenti) ai quali Lui si stava rivolgendo.

  • Cosa do al Signore? La donna si prostra davanti al Signore. Se per me Lui è grande, con quali gesti lo dimostro?
  • Cosa chiedo a Dio? 
  • La donna si rivolge a Gesù con umiltà. Molti credenti, invece, pretendono che il Signore ricambi la loro fede esaudendo le loro preghiere. Come mi rivolgo a Dio? Pretendo?
  • Quanto/Come credo? Fede pura o credo per ottenere qualcosa in cambio?
  • C’è sempre qualcosa di pagano che impedisce alla mia fede di crescere: superstizione, rapporto con Dio come se fosse un mago, credenza di merito-punizione, abitudini/pratiche attinte da altre credenze (pseudo)religiose… Qual è il mio paganesimo?
d. Domenico