Le acque si stanno rompendo

Quanta sicurezza mi trasmette il Vangelo dell’annunciazione della nascita di Gesù (Lc 1, 26-38)! Mi fa riflettere su tre cose:

1. “Non temere”: l’angelo chiede a Maria di fidarsi di Dio, anche quando sembra tutto così strano e contorto e diventa lecito dubitare. È proprio in quel momento che bisogna restare saldi e pregare. Dio ascolta la tua preghiera, e se ti sembra che non lo stia facendo è perché ha una volontà più bella e grandiosa per te. Tu devi solo fidarti, perché Lui sa di cosa hai realmente bisogno e se ha detto che non sei solo e che sarai felice, Egli esaudisce sempre le sue promesse…

2. “Avvenga secondo la tua parola”: Maria mi insegna l’umiltà con la quale bisogna ascoltare la parola di chi ci parla a nome di Dio, anche quando non ci piace o appare scomoda. Spesso la volontà di Dio non è la mia e si presenta spesso in modo ambiguo e da non crederci! Tuttavia l’atto di fede è proprio qui! Dovrei fidarmi di più e lasciarLo operare più liberamente. Quante volte anteponiamo i nostri capricci, timori, ambizioni… a Dio! Pur, magari, dicendoci persone di Chiesa, uomini di fede…

3. Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”: quante volte ho cercato di spiegare Dio in modo razionale… proprio Lui che opera con altre modalità! Quante volte prendo in giro Dio solo perché non ne avverto la presenza e quindi mi pare lecito deridere la possibilità che Egli mi salvi! Poi bisogna capire da cosa mi salva… dalla fine del mondo? Maria è beata perché accogliendo il Signore ha salvato la sua vita. 

La salvezza sta nel fare spazio a Dio nella propria esistenza, vivere una vita che affidandosi a Dio riscopra il significato dell’umiltà e della semplicità. Una vita che non sia attaccata agli onori e ai prestigi, ai fasti e alle cose tangibili e razionali. Dio, sotto forma di Spirito Santo, chiede che io lo accolga in me per generare l’Uomo. Poi sarà Lui ad alimentare ogni parte di me. Ma devo abbandonarmi a Lui!

Facile beffarsi delle cose “impossibili”, ma poi quando si realizzano siamo tutti spinti a gridare al miracolo… compiuto, poi, da chi se non vogliamo credere in Colui che solo può compierli?

Le acque si stanno rompendo. A differenza di Mosè che divise in due il Mar Rosso per farci passare il popolo e condurlo al sicuro lasciando fuori gli increduli, questa volta è il Signore che apre le acque della vita e vuole stare con gli increduli, perché credano e siano salvati. Ma perché questo accada dobbiamo scegliere di accoglierlo, altrimenti saremo rei di aborto!

Prepariamoci a farlo entrare nella nostra vita! Prepariamogli una culla nel nostro cuore. Almeno da quest’anno diamo a Dio la possibilità di vedere che non siamo poi così indegni di quanto abbiamo ricevuto… gratis!
d. Domenico