Il Natale non aspetta

È Natale!

Tra disastri ambientali, catastrofi naturali e drammi familiari e personali, Gesù è nato. Gesù non attende. In questi giorni di Avvento abbiamo pregato “Signore non tardare”. Ora non possiamo lamentarci di non esser pronti ad accoglierlo, né dobbiamo pretendere di essere perfetti per accoglierlo.

Ogni anno il Natale ci ricorda che il Signore è venuto a nascere tra le iperfezioni, tra le brutture delle vita, nelle situazioni difficili, sulle righe storte della nostra storia. Non pretendeva di essere accolto subito e non pretendeva un luogo chic dove emettere il suo primo vagito. Al contrario ci ha dato il tempo per permetterci di prepararci, il tempo per prepraragli una dimora, il tempo per comprendere cosa stesse accadendo…

Forse dopo duemila anni ancora non ci è chiaro, e ogni anno che passa continuiamo a essere impreparati, continuiamo a non comprendere che significa la sua venuta, che grande importanza abbia il Natale. Ma poco importa: Lui nasce, comunque, continua a scommettere nel genere umano, e vuole entrare nelle nostre vite, nella nostra storia…

Non importa se siamo pronti o meno, lui porta avanti il suo progetto e contiua a farsi luce per indicarci la strada verso il cielo, perché se noi ci possiamo stancare di seguirlo e lo mettiamo da parte, Lui non si stanca mai di venirci dietro e coprirci le spalle.

Oggi non voglio concludere con le domande, ma voglio lasciare un compito:

troviamo 10 minuti per metterci davanti al presepe e contemplare quel bimbo che nella sua innocenza bussa alla porta del nostro cuore sclerotico, ovvero irrigidito e incapace di pulsare amore.

 

Unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti o clicca QUI 

Visita anche il canale YouTube