L’affaticato sarà ricompensato da Dio (II DOM. QUAR. C)

Gesù sale sul monte insieme ad alcuni discepoli (cfr. Lc 9,28-36). Non è facile salire un monte… ma arrivato in cima il panorama ripaga la fatica.

Così è arrivare a Pasqua: la fatica degli impegni quaresimali comporta sacrificio, ma quando giungi al giorno della Risurrezione sperimenti un anticipo del sapore della vittoria di chi, dopo tante sofferenze, raggiungerà il Paradiso promesso da Gesù.

Le vesti di Gesù appaiono luminose e bianchissime. La splendore della luce di Gesù anticipa la bellezza del giorno che verrà. Ma come fare per arrivare a quel giorno? Gesù ci indichera la via perché Lui è “il figlio mio l’eletto, ascoltatelo” perché Lui è la strada per arrivare in cima al monte.

Purtroppo il mondo ci abitua a seguire le illusioni che incantano facendo apparire pesante l’unica verità che ti vuole riempire.

Il monte è il contatto che si può stabilire con Dio, ma bisogna arrivarci. La salita è la fatica della preghiera che richiede di lasciare per un pò le nostre abitudini, le nostre frenesie, le nostre passioni. Una volta entrati nella preghiera, però, avvertiamo la bellezza dell’intimo incontro col Signore.

  • Perché non riesco a salire sul monte? Qual è la fatica che non voglio sopportare?
  • Questa settimana mi impegnerò ogni giorno a staccarmi per 10 minuti dal mondo che mi circonda e mi immergo nella solitudine per riconoscere i doni ricevuti nella giornata…

 

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