Gv 1,1-18
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
*
Abbiamo già meditato su questo passo evangelico ma la Parola di Dio non è data una volta per sempre, ma sempre ci dice qualcosa di nuovo attraverso quella stessa Parola.
È la fine dell’anno, nel tempo in cui nell’ottava di Natale ancora contempliamo il mistero del Dio fatto carne che è venuto ad abitare in mezzo a noi, come ci ricorda l’evangelista Giovanni.
Dovremmo ricordarcelo ogni volta che non lo sentiamo: Dio abita in mezzo a noi e se non ce ne accorgiamo è perché non tutti lo accolgono e quindi non sanno darne testimonianza. Come sarebbe bello fargli spazio e scambiarci lo spirito divino che lui infonde in noi.
Perché quello Spirito accolto nelle profondità delle nostre scelte, delle nostre parole, delle nostre azioni ci permetterà di manifestarci a nostra volta come figli di Dio. E non è una cosa impossibile dal momento che Giovanni ci ricorda che ne abbiamo avuto il potere… ma che spesso lotta con il nostro volere.
Sperso questo volere è condizionato dal fatto che non riusciamo a vedere la gloria della presenza di Dio nel mondo. Ma solo perché Dio è invisibile non è detto che non ci sia e che non operi. Anzi! È Lui quell’ossigeno invisibile che permette la vita. Dipende se e quanto ne respiriamo.
Accogliere lo Spirito ci permette di contemplare la sua gloria ogni giorno e quindi rendergli grazie.
Al termine di questo anno ci sono molte cose brutte che sono tutti abbiamo vissuto, ma capacità di un vero credente è vedere come si sia manifestata la gloria di Dio Padre in mezzo alle pieghe storte dei figli…
Buon fine anno a tutti in grazia di Dio.