Mt 6,1-6.16-18
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
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Quello di oggi rappresenta un giorno di penitenza che ci apre al periodo di purificazione della nostra fede. Ci porta infatti, verso la Pasqua e ci aiuta ad arrivarci preparati, senza pesi che possano distrarci dal vero senso della Pasqua.
La penitenza come indicata dal Vangelo ha tre forme: elemosina, digiuno, preghiera.
Il segno esplicativo di questa liturgia sono le Ceneri che hanno un duplice significato:
- ci ricordano la condizione di fragilità che ogni uomo ha di fronte a Dio (anche il più potente politico al mondo!): un giorno tutti moriremo e torneremo polvere, mentre Dio (l’unico vero eterno e onnipotente) continuerà a regnare e vegliare sulla Terra. Ci ricorda che se vogliamo regnare anche noi dobbiamo convertire il nostro cuore e impegnarci a fare la sua volontà qui e ora.
- infine, le ceneri sono un umile segno di penitenza: richiamano il desiderio di purificarsi, di chiedere perdono dopo aver riconosciuto la tendenza ad andare contro la volontà del Padre. Ma il saper riconoscere l’errore è sempre un atto di umiltà che non sempre siamo disposti a fare.
Chiedi oggi al Signore di donarti un cuore semplice e capace di desiderare di essere figlio a sua immagine e somiglianza.
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