InstaVangelo del 21/5/2022

Gv 15,18-21

Disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

*

(a cura di Giovanni Varuni)

Il mondo ci odia. Non possiamo nasconderlo. 

Ci odia nei paesi dove siamo una minoranza religiosa, in quei luoghi dove la nostra presenza è scomoda. 

Purtroppo non bisogna andare in luoghi esotici per toccare con mano l’odio che il mondo ha per noi seguaci di Gesù. Anche nel libero mondo occidentale la nostra voce è zittita in maniera forte perché è scomoda. 

Siamo scomodi quando difendiamo la vita dal suo concepimento alla sua morte naturale; quando difendiamo la vita di poveretti che scappano dai loro paesi per trovare rifugio da guerre, carestia e morte certa. Sentiamo tutto l’odio del mondo quando la nostra voce si alza contro ogni sopruso che vada contro l’insegnamento del Vangelo, quando non siamo simpatici al mondo. 

In fondo, non abbiamo alternative: siamo discepoli di colui che queste cose le ha vissute sulla sua pelle, fino a morire per queste. 

Perciò non dobbiamo scoraggiarci: perché ci farà forza la certezza che ci odiano perché figli di Dio, fratelli di Gesù. 

Invochiamo il Padre che ci doni la forza di perseverare nella via insegnata nel suo Vangelo.

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