Mt 9,14-15
Si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
*
Siamo sempre pronti a fare paragoni, come se la fede fosse una formula da appiccicare a ogni situazione o persona. La fede è una relazione personale e unica tra un credente e Dio. Il Signore infatti, chiede a ciascuno qualcosa in base al proprio vissuto, alle proprie inclinazioni, alle proprie forze…
Che senso ha digiunare e non saper perdonare o non saper spendere una parola buona verso qualcuno che magari non ci va a genio?
Che senso ha pregare se poi non siamo disposti a cambiare e a fare ciò che il Signore chiede?
Che senso ha fare la carità al ragazzo che chiede l’elemosina e non farsi operatori di pace in situazioni in cui preferiamo farci i fatti nostri?
Nel Vangelo Gesù ricorda che digiuno e lutto sono segni di penitenza: se ci pentiamo tutto ha senso, altrimenti dobbiamo sapere riconoscere chi è lo sposo e imparare a rallegrarci con lui e in lui, cioè comprendere bene cosa ci dice attraverso la sua Parola.
- e tu quale impegno hai preso per vivere questa Quaresima?
Ascolta l’audio qui sotto
Unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca 👉🏼 QUI
Visita anche il canale 👉🏼 YOUTUBE , seguici su Instagram
Ecco 👉🏼 TUTTI I LINK!