InstaVangelo del 2/3/2023

Mt 7,7-12

Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
*

Chissà quante volte hai ascoltato questo vangelo e chissà quante poche volte ti sei soffermato sul pesce e sulla serpe…

Ci hai mai pensato che Gesù usa due animali biblici?

Il pesce richiama la libertà e la vivacità dei pesci quando guizzano e sfuggono alla presa, la serpe richiama la morsa stringete dalla quale è difficile liberarsi e il cui morso velenoso è letale.

È istantaneo il rimando della serpe al tentatore dell’Eden che rovina la vita dell’uomo. Invece, il pesce, in greco ichtùs, potrebbe richiamare la simbologia cristiana: infatti questo animale vive sott’acqua senza annegare e simboleggiava il Cristo che può entrare nella morte restando vivo. Le lettere della parola greca, IXTHYC, formano così l’acrostico dell’espressione di fede: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.

Tutti desideriamo la vita (in maniera piena e felice): come può dunque un padre volere la morte dei figli? Ecco perché questa Quaresima diventa un’occasione per cercare di smascherare quali sono le serpi che vogliono attanagliarci e impedirci di vivere. Solo Cristo dà la vita e la conserva. 

Facciamo attenzione alle lusinghe della tentazione e chiediamoci sempre: questa cosa che voglio fare o dire mi aiuta a crescere spiritualmente o no?

Ascolta l’audio qui sotto

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