Con Gesù nessun naufragio (XIX Domenica TO anno A)

Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

*

Abbiamo paura delle nostre paura, ma ci fidiamo di esse piuttosto che di Gesù.

Gesù ha vinto la morte ed è una promessa che ha fatto e mantenuto. Ogni volta che siamo in pericolo oppure dobbiamo fare una scelta, programmiamo e calcoliamo ogni particolare perché possa andare tutto come vogliamo noi.

E quando ciò non accade ci convinciamo che il “karma” ci stia punendo. Resta da definire cosa sia il karma dal momento che diciamo di credere in Dio e Dio non punisce, ma ci lascia liberi di decidere e di vivere le conseguenze delle nostre scelte.

Ogni volta che si fa sera, ogni volta che temiamo qualcosa, ogni volta che ci distacchiamo da terra, dalle nostre certezze, il vento inizia a soffiare e a spaventarci. Gesù cammina sul mare, su ciò che non è stabile, sul male e sulle paure e ci tende la mano. Noi possiamo decidere se prendergliela o no.

Prendere la mano di Cristo significa non lasciarsi vincere dalle cose del mondo e dalle incertezze, ma avere in lui l’unica ancora di salvezza.

Possiamo scegliere se fondare le nostre certezze in Lui, o sulle nostre paure/frustrazioni/ambizioni che ci terranno legate alla terra e non ci permetteranno di camminare verso il Cielo.

  • e tu a cosa vuoi ancorarti?

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