Dio è attraente (XIX Domenica TO anno B)

Qual è quella cosa di cui non riesci a fare a meno? Quella cosa o quella persona che ti attira in modo del tutto irresistibile?

Oggi la seconda lettura (cfr. Ef 4,30-5,2) ci parla di come si vive da figli di Dio, seguendo lo Spirito Santo che ci è stato donato nel Battesimo, nel giorno cioè in cui siamo stati abilitati a vivere la vita divina di cui il Signore ha voluto renderci partecipi. E di esempi, san Paolo, ce ne fa tanti: «Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità».

Chi si impegna a vivere secondo lo Spirito, quindi evitando quegli atteggiamenti di cui parla San Paolo, sarà sempre più attirato da Dio Padre (Gv 6,41-51) e vivendo giorno dopo giorno con lui sarà da lui stesso istruito!

Come si fa a vivere ogni giorno con lui? Facendo quello che biologicamente è d’obbligo: mangiare. E Dio, attraverso Gesù, ci ha dato un pane dal cielo, l’eucarestia, quel pane che smette di essere pane quando il sacerdote insieme ai fedeli invoca lo Spirito su di esso. Quello stesso Spirito che trasforma il pane biologico in pane del cielo trasforma anche noi poco per volta, dopo che lo accogliamo dentro.

È così che nel tempo passiamo da essere figli di genitori biologici a figli di Dio. La nostra natura resta la stessa, ma lo Spirito ci eleva, ci attira al Padre.

  • Ti senti attirato dal quel pane?