Dio ci chiama a essere stelle (Natale del Signore Gesù Cristo)

Gv 1,1-18

In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio:

tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

*

Il Vangelo di oggi è tratto dal cosiddetto prologo del Vangelo di Giovanni, si tratta dell’introduzione solenne che consente la chiave di lettura per tutto quello che verrà:

Dio inizialmente è Verbo, Parola: attraverso il suono della sua voce crea ciò che nomina. Quindi poi Dio è realtà materiale che lui stesso ha creato e che riflette la bellezza del creatore. Poi Dio decide di dare materialità nuova e più definita al suo Verbo che fosse in grado di riflettere il suo amore per l’umanità, la sua personalità paterna e materna, il suo progetto di salvezza e lo condividesse con le altre creature.

Gesù viene nel mondo per questo: per farci conoscere il Padre e la sua bontà, e illuminare le persone affinché percorrano la via della salvezza.

Nel Battesimo oltre a partecipare della realtà divina, diventiamo compartecipi della missione che Dio Padre ha: illuminare gli uomini e aiutarli a percorrere la via della salvezza. Dio per agire si è sempre servito di qualcuno e oggi chiede a noi la collaborazione: è importante vivere il Natale con la consapevolezza che Gesù deve nascere anzitutto nella nostra mente e nelle nostre intenzioni. Solo così le nostre azioni lasceranno trasparire il Signore che ancora oggi si vuole incarnare e ha bisogno della nostra disponibilità. 

  • e tu, al termine del tempo di Avvento hai saputo prepararti per la Sua Venuta? Come gli stai permettendo di incarnarsi nella tua vita?

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